La Penisola Salentina rappresenta, sotto i profili geodinamico e geostrutturale, l’estrema propaggine sud-orientale emersa dell’Avampaese apulo, regione posta ad oriente della catena appenninica e non ancora raggiunta dalla deformazione orogenica appenninica. Essa è caratterizzata prevalentemente da affioramenti di rocce calcaree mesozoiche, la cui origine viene riferita allo sviluppo della piattaforma carbonatica, la cosiddetta Piattaforma Apula. Questa era un vasto altofondo intraoceanico, di esigua profondità, caratterizzato esclusivamente da sedimentazione carbonatica intrabacinale, cioè da un accumulo sedimentario non derivante da apporti esterni ma ricco di particelle costituite da carbonato di calcio che si deponevano sul fondo o per precipitazione diretta dalla colonna d’acqua o, in maniera preponderante, attraverso l’accumulo di resti di organismi marini a guscio o costituzione calcarea.
La regione è stata interessata, a partire dalla fine del Cretaceo, da una tettonica disgiuntiva che, dislocando il basamento carbonatico, ha dato luogo ad una struttura ad “horst” (serre) e “graben” (depressioni), con la conseguente deposizione di un ciclo sedimentario carbonatico-detritico di piattaforma aperta, risalente al Miocene, nonché un ciclo di avanfossa di età infrapleistocenica. Su tutti questi sedimenti si sono accumulati depositi marini terrazzati, di età da mediopleistocenica ad olocenica. Una contemporanea tettonica plicativa ha interessato, oltre che il basamento carbonatico mesozoico, le formazioni di copertura, originando blande pieghe anticlinali e sinclinali.
Il motivo caratteristico dell’ambito territoriale considerato è dato da horst e graben allungati grossomodo in direzione NO-SE.
Il territorio di Cutrofiano è collocato nella parte centro-settentrionale di una depressione d’origine tettonica con un asse d’allungamento di direzione NO-SE, parallela alle dorsali carbonatiche cretacee, colmata da una successione di depositi calcareo- calcarenitici, argillosi e sabbioso-limosi d’età da miocenica a plio-pleistocenica. All’attuale configurazione dell’area hanno contribuito, tuttavia, anche ulteriori fasi tettoniche risalenti al tardo Miocene ed al Pleistocene. Un sistema di faglie di tipo distensivo, anch’esso orientato secondo la direzione NO-SE, ha scompaginato sia il rigido substrato mesozoico sia, talvolta, le coperture mioceniche.
La TAV. N. 4 Geolitologia e la TAV. N. 5 Geomorfologia, di cui si riportano di seguito 2 screen shot, sono il risultato del rilevamento geologico e geomorfologico di campagna, eseguiti nell’ambito del processo di formazione del nuovo P.U.G. di Cutrofiano, nel corso dei quali sono state individuate le diverse unità geologiche e riportati i limiti dei vari affioramenti in superficie.
Vedi anche Formazioni sedimentarie
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