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Presidio Territoriale

I presidi territoriali svolgono un prezioso ruolo di supporto tecnico per chi deve assumere  decisioni in ordine all’attuazione di misure di salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Le attività di presidio territoriale concorrono funzionalmente e operativamente alle attività di monitoraggio strumentale effettuate dal CFD (Centro Funzionale Decentrato della Regione Puglia).

Il presidio territoriale è composto da una squadra di funzionari, anche coadiuvati da volontari di P.C., che provvedono al controllo e monitoraggio dei punti critici nelle aree soggette a rischio, come individuate in cartografia, al controllo dell’agibilità delle vie di fuga e della funzionalità delle aree di emergenza.

A seguito di un evento il presidio provvede alla delimitazione dell’area interessata, alla valutazione del rischio ed al censimento del danno. Le principali attività del  Presidio territoriale idrogeologico/idraulico sono:

  1. rilevamento a scadenze prestabilite, dei livelli idrici dei corsi d’acqua, al fine di rilevare il livello di criticità dell’evento di piena in atto
  2. Osservazione e controllo dello stato delle arginature, ove presenti, e delle aree potenzialmente inondabili, soprattutto nei punti preventivamente definiti come “idraulicamente critici”, anche al fine di rilevare situazioni di impedimento al libero deflusso delle acque
  3. Pronto intervento idraulico ai sensi del R. D. n. 523/1904 e primi interventi urgenti ai sensi della legge n. 225/92, tra cui la rimozione degli ostacoli, anche causati da movimenti franosi, accumuli detritici, che possono impedire il rapido defluire delle acque, la salvaguardia e la messa in sicurezza delle opere idrauliche eventualmente danneggiate.

L’attività del presidio territoriale idrogeologico/idraulico viene avviata dal Responsabile dello stesso, informato dal CFD e/o allertato dall’Autorità competente, nel caso di criticità rapidamente crescente verso livelli moderati e/o nel caso sia stata dichiarata aperta una fase di preallarme del sistema della protezione civile; in tal caso il responsabile del presidio avvierà le attività del servizio ed in particolare avvierà il rilevamento a scadenze prestabilite dei livelli idrici dei corsi d’acqua e dei punti critici già interessati da criticità moderate.

Nel caso lo scenario d’evento evolva verso una elevata criticità e/o sia stata dichiarata aperta una fase di allarme del sistema della protezione civile, il responsabile del presidio territoriale idrogeologico/idraulico, dovrà:

  • intensificare e rafforzare il controllo dell’evolversi dei livelli idrici lungo i corsi d’acqua e nei punti critici
  • attivare il pronto intervento idraulico ed i primi interventi urgenti, qualora si manifestino dei danneggiamenti delle opere idrauliche di difesa, oppure degli elementi significativi di disturbo della corrente di piena quali frane o ostruzioni temporanee in alveo.

Inoltre, nel caso di evento piovoso e alluvionale di difficile previsione, il presidio territoriale dovrà essere attivato già nella fase di attenzione. In qualsiasi fase di emergenza sarà fondamentale avviare immediatamente l’attività di sorveglianza e monitoraggio dell’evoluzione della dinamica dell’evento da parte del Presidio Territoriale, tramite il controllo costante dell’area di dissesto e dei  punti critici ad essa connessi.

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