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Individuazione degli esposti

Il rischio (R) è definito come l’entità del danno atteso in seguito al verificarsi di un particolare evento calamitoso, in un intervallo di tempo definito, in una data area; esso è correlato a:

  • pericolosità (P) ovvero alla probabilità di accadimento dell’evento calamitoso entro un definito arco temporale (frequenza), con determinate caratteristiche di magnitudo (intensità);
  • vulnerabilità (V), espressa in una scala variabile da zero (nessun danno) a uno (distruzione totale), intesa come grado di perdita atteso, per un certo elemento, in funzione della intensità dell’evento calamitoso considerato;
  • valore esposto (E) o esposizione dell’elemento a rischio, espresso dal numero di presenze umane e/o dal valore delle risorse naturali ed economiche che sono esposte ad un determinato pericolo.

In termini analitici, il rischio idrogeologico viene espresso attraverso una matrice funzione dei tre fattori suddetti, ovvero:

R = P · V · E

Le tipologie di elementi a rischio (Er) sono definiti dal DPCM 29 settembre 1998 che stabilisce che debbano essere considerati come elementi a rischio innanzitutto l’incolumità delle persone e, inoltre, con carattere di priorità, almeno:

  • gli agglomerati urbani comprese le zone di espansione urbanistica;
  • le aree su cui insistono insediamenti produttivi, impianti tecnologici di rilievo, in particolare quelli definiti a rischio ai sensi di legge;
  • le infrastrutture a rete e le vie di comunicazione di rilevanza strategica, anche a livello locale;
  • il patrimonio ambientale e i beni culturali di interesse rilevante;
  • le aree sede di servizi pubblici e privati, di impianti sportivi e ricreativi, strutture ricettive ed infrastrutture primarie.

Inoltre il DPCM 29 settembre 1998 definisce quattro classi di rischio:

CLASSE DI RISCHIO DEFINIZIONE
R1 Rischio moderato: per il quale i danni sociali, economici e al patrimonio ambientale sono marginali
R2 Rischio medio: per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non pregiudicano l’incolumità del personale, l’agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche
R3 Rischio elevato: per il quale sono possibili problemi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture, con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione di funzionalità delle attività socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale
R4 Rischio molto elevato: per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale e la distruzione di attività socioeconomiche.

Sulla base della perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica, sono stati individuati gli elementi esposti che potrebbero essere interessati dall’evento atteso; contestualmente, in relazione al recente aggiornamento della Carta del Rischio Idraulico (vedi TAV. N. 14):

Estratto della TAV. N. 14 - Rischio idraulico
Estratto della TAV. N. 14 – Rischio idraulico

redatto da AdB il 28/01/2015, è stata eseguita una ulteriore verifica dell’individuazione degli esposti che ricadono in aree a rischio di seguito elencati (fra parentesi vengono indicate le classi di rischio in cui ricadono):

  • Municipio (R2 ed R3)
  • Edificato urbano e edifici commerciali a ridosso di via Supersano, via Colombaio, via Ascoli, via Sandro Pertini, Piazzale Gramsci (R2, R3 ed R4)
  • Via Supersano, via Otranto, via Livorno, via Vecchia del Capo, via Salento,  via Colombaio, via Ascoli, via Sandro Pertini, Piazzale Gramsci, via Siracusa, via Foggia, via Taranto, via Potenza, via Benevento, via Maglie, via Sassari, via Gradisca, via Cagliari, via Trapani, via Palermo, viale della Repubblica, via Peschiera, via Castromediano, via Fosse Ardeatine, via Partigiani, via Peschiera, Largo Resistenza (R2, R3 ed R4)
  • Parco verde “Falcone e Borsellino” (R2, R3 )
  • S.P. 198 per un tratto pari a circa m 800 (R3 ed R4)
  • S.P. 363  Cutrofiano–Maglie per un tratto totale di circa m 300 a ridosso dell’abitato, nei pressi del Canale Pagliera, e in prossimità del sovrappasso del Canale Piscopio (R2, R3 ed R4)
  • Ex discarica RSU
  • S.P. 363 Aradeo-Cutrofiano per un tratto totale pari a circa m 570 (R2, R3 ed R4)
  • S.P. 40 Collepasso-Cutrofiano per un tratto totale pari a circa m 267 (R2, R3 ed R4)
  • S.P. 41 Collepasso-Noha per un tratto totale pari a circa m 900 (R2, R3 ed R4); • S.P. 278 Collepasso-Sogliano per un tratto totale pari a circa m 390 (R2, R3 ed R4)
  • S.P. 49 Cutrofiano-Corigliano per un tratto totale pari a circa m 320 (R2, R3 ed R4)
  • S.P. 271 Cutrofiano-Neviano per un tratto totale pari a circa m 204 (R2, R3 ed R4)
  • S.P. 279 per un tratto totale pari a circa m 330 (R2, R3 ed R4)
  • Edificato e strutture ricettive presenti nelle aree a ridosso del reticolo idrografico

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