la falda superficiale circola nei terreni sabbioso-limosi, sostenuta alla base da litotipi argillosi. L’acquifero è caratterizzato da un grado di permeabilità piuttosto basso per la presenza nelle sabbie di una frazione siltoso-argillosa che ne limita la capacità di immagazzinamento e le portate emungibili. È rinvenibile in una vasta parte dell’agro cutrofianese.
Nell’ambito delle indagini geologiche e idrogeologiche preliminari alla redazione del nuovo P.U.G. di Cutrofiano, nel mese di aprile 2011, sono stati localizzati i 49 pozzi scelti da G. Lagna nel 1988 per la costruzione di una rete per l’esecuzione di osservazioni idrometriche. Quasi tutti sono stati ritrovati in condizioni tali da poter essere ancora utilizzati. In essi è stata eseguita la misura del livello statico freatimetrico il 14/04/2011 (periodo di piena) e il 16/09/2011 (periodo di magra).
Tenendo conto delle quote topografiche al piede dei boccapozzi, desunte dalla C.T.R. della Regione Puglia realizzata nel 2006, sono stati analizzate ed elaborate con software GIS tutte le misure acquisite, ivi comprese quelle del 1988, ed è stato ricostruito l’andamento della superficie freatica della falda superficiale per i due periodi considerati. Dalle analisi effettutate si evince che la falda ha la sua zona di alimentazione ubicata a sud-ovest del centro abitato ove lo spessore dell’acquifero è maggiore e la tenuta del substrato impermeabile (argille) è più marcata. Nell’area dell’abitato, invece, che rappresenta la zona di deflusso, la superficie freatimetrica ha una morfologia non difforme fra i due periodi considerati (magra e piena), assumendo un generale andamento discendente verso le direzioni N, NE, ed E a causa del progressivo assottigliamento dell’impermeabile di base e dell’acquifero stesso, gradualmente sostituito in superficie dalle calcareniti plio-pleistoceniche. La cadente piezometrica, nell’area cartografata, assume valori compresi fra il 6 ‰ ed il 18 ‰ a conferma della bassa permeabilità d’insieme dell’acquifero superficiale.
In particolare si segnala l’evidente presenza di alto idrogeologico relativo, posizionato poco a nord-ovest del centro storico, in prossimità del quale è noto che la falda è da sempre più ricca e meno influenzata dall’oscillazione freatica stagionale; inoltre è evidente la presenza di uno spartiacque sotterraneo con andamento ENE-WSW che condiziona il deflusso superficiale della falda, che, nell’abitato, si esplica radialmente nelle direzioni NE, E e SE.
Particolarmente evidente, inoltre, la presenza di tre assi di drenaggio preferenziale delle acque di falda, di cui due approssimativamente orientati in direzione nord-sud e situati a NW e a SE dell’abitato, e l’altro, posizionato poco a nord dell’area indagata, orientato secondo la direzione W-E.
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